sabato 22 agosto 2015

Ripari trulliformi in pietra a secco nel Salento

La cultura classica ha imposto per secoli una mentalità in cui il valore delle cose dipende, quasi sempre, da ciò che è considerato eccelente, esemplare, oppure nobile, gentilizio, raffinato e solenne. Questa visione è presente sopratutto fra le arti, e fra tutte, anche nell'architettura, l'arte del costruire. Ecco, quindi, considerare grandi opere architettoniche, edifici maestosi plasmati dall'estro dell'uomo, che ha ben saputo manipolare la pietra creando decori e ornamenti. Questa mentalità, ha fatto sorgere fra gli studiosi dell'archieettura, attegiamenti di discriminazione nei confronti di opere architettoniche apparentemente semplici, nude, spoglie, disadorne, come i ripari trulliformi in pietra a secco del Salento, abitazioni temporanee rurali, frutto della civiltà contadina degli ultimi secoli. Grezzi, ruvidi, dalla parvenza quasi trogloditica, i ripari trulliformi in pietra a secco nascondono, però, nella loro struttura, una delle tecniche edificatorie più antiche ed effcienti per la risoluzione del tetto, quella del tholos. L'architettura non è solo arte, ma acnhe scienza, tecnica, ed è con la tecnica del tholos che si sono realizzati alcuni grandi edifici del passato, che certo non difettavano di classe e maestosità. Non era, forse, classica e regale la tomba micenea "Tesoro di Atero"?
In questo interessante viaggio, nel mondo della pietra a secco, Francesco Calò, con uno stile schietto, privo di fronzoli, svela tutti i particolari delle abitazioni rurali a tholos del Salento, arrischiando, in modo discreto, uno studio e una ricerca sulla loro origine ed in particolare sull'origine della loro tecnica costruttiva. Una ricerca obbbligata, come per ricostruire le tracce del passato salentino. Tracce che potrebbero svanire, come evidenzia l'Autore, se non si approntano interventi di recupero e tutela. Dal suo lavoro, infatti, si avverte questa preoccupazione, poiché il tempo abbatte, demolisce e disperde anche questo patrimonio. Un patrimonio da salvaguardare, in quanto segno memorabile della storia del Salento.

 
Ripari trulliformi in pietra a secco nel Salento
di Francesco Calò
Edizioni Progeca
pagg. 96

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